Le donne di Maggio

23 maggio 2011

Collettivo LeMaleFiche

SIAMO TUTTE TERRE-MUTATE! Lo scorso 7 e 8 maggio a L’Aquila si è tenuta la due-giorni “Ben vengano le donne a maggio. Manifestiamo, siamo tutte aquilane”. Come Malefiche abbiamo partecipato alle discussioni nei tavoli tematici (stanze) e contribuito alle performances con la mostra fotografica “Donne in rivolta”. Abbiamo accettato subito e con determinazione l’invito a partecipare; crediamo infatti che sia necessario nel nostro paese un confronto costante tra donne.

Abbiamo palesato tutte in questi mesi il bisogno e desiderio di confronto e lotta, costruendo mobilitazioni, assemblee e dibattiti sulle tematiche di genere.

Siamo corpi violati e desideranti: violati tutti i giorni dalle politiche strumentali e sessiste, dalla precarietà delle nostre vite, da chi si arroga il diritti di parlare e decidere per noi; siamo corpi desideranti di raggiungere quell’emancipazione tanto millantata, ma lontana per molte di noi. Siamo donne e lottiamo ogni giorno nei nostri territori per non vederceli portare via. Per non permettere alla controparte di turno di controllare e gestire le nostre vite e i nostri spazi, luoghi di autorganizzazione, aggregazione e formazione. Spazi e luoghi che ci vengono sottratti, ad esempio attraverso la militarizzazione dei territori, di cui è esempio L'Aquila - ma anche Vicenza, Terzigno, Gaza - imposta da organi decisionali nei quali non abbiamo voce in capitolo e le cui decisioni non abbiamo intenzione di accettare.

Noi donne siamo protagoniste in tutti gli scenari di lotta e di resistenza, in Italia come all'estero. Lo siamo non solo perchè non ci vogliamo arrendere alle logiche neoliberiste di questo sistema, ma perchè abbiamo l'idea che un altro mondo è possibile. Possibile è la costruzione di spazi, beni, che siano comuni. Comuni nella partecipazione, comuni nella gestione. Una gestione che parta dal basso, dalla collaborazione di tutte e tutti coloro che vivono un territorio, che condividono un servizio, come ad esempio è l'acqua. Comune è un'idea di democrazia e autorganizzazione differente, che si oppone alle logiche politiche privatistiche e verticistiche a cui siamo abituate. Per fare questo, per mettere in discussione l'esistente, noi donne con i nostri corpi, con la nostra voglia di condividere, siamo necessarie. Il bene comune così inteso parte dalle donne. Pensiamo che quello che abbiamo condiviso a L'Aquila non debba fermarsi a quelle meravigliose giornate, ma debba essere costante, nello scambio tra noi, nelle esperienze e nel far circolare nei nostri territori anche tutte le informazioni rispetto a quello che accade alle altre. Per non dimenticare, per non fare passi indietro, ma solo in avanti.

Per questo pensiamo si possa avviare un percorso, speriamo duraturo, di alleanze tra tutte le donne che r-esistono nei territori; anche a partire da questo primo incontro: ci auguriamo che le relazioni stabilite lo scorso week-end possano essere portate avanti e rafforzate.

Siamo accanto alle TERRE-MUTATE nella vertenza che stanno portando avanti per aprire la casa delle donne a L’Aquila. Crediamo che tale vertenza debba essere prioritaria in una città dove, tanto a causa del terremoto quanto per le scellerate scelte politiche di questo governo, si è di fatto disgregata e cancellata ogni tipo di relazione sociale, dove l'attenzione ad una socialità che non sia ricostruita nei corridoi dei centri commerciali è del tutto assente e dove le necessità delle donne, ancora una volta, passano in secondo piano. Una casa delle donne come luogo dove sia possibile una socialità diversa ma anche dove si possa portare avanti cultura di genere ed elaborazione politica. Pensiamo che un luogo come questo, come lo immaginiamo noi e come lo state costruendo voi, dovrebbe esistere in ogni città, ma in una città come L'Aquila, dove le parole d'ordine sono controllo e sicurezza, dove le restrizioni aumentano e l'immaginario presente è il militare per strada a cui chiedere il permesso di entrare a casa tua, qui pensiamo sia prioritaria.

Siamo con quelle donne che lottano ogni giorno per l’autodeterminazione e libertà di scelta per tutte.

Consapevoli delle grandi difficoltà, ma coscienti della loro forte determinazione, auguriamo alle aquilane a agli aquilani di poter anche solo tornare a camminare, desiderare, vivere, nella LORO città, che nonostante tutto è una delle più belle che abbiamo mai visto.

21 maggio 2011

Germana Madri per Roma Città Aperta 

Grazie ancora per la bellissima ospitalità e organizzaizone. Bravissime. 

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