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10 Marzo 2014 - Sotto le finestre della Casa Provvisoria
Martedì, 10 Marzo in Piazza San Pio X dalle 12:30 per rivendicare la consegna della Casa Provvisoria assegnata dal Comune 9 mesi fa all'Associazione Donne TerreMutate
Un’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri
La n. 3978 de l’8 novembre 2011
SOTTRAE FINANZIAMENTI AI CENTRI ANTIVIOLENZA PER DESTINARLI ALLE DIOCESI
È per questo che vi chiediamo:
- di divulgare, dove e come ritenete opportuno, l’ennesimo sciacallaggio ai danni delle donne, per giunta aquilane e terre”mutate”;
- di raccogliere adesioni di protesta
- di copiare e incollare il testo che segue e inviarlo via FAX (0862 308503, segreteria coordinamento SGE, 0862 308657, assistenza alla popolazione) e/o via email (segreteria@
commissarioperlaricostruzione. it) al Commissario delegato Chiodi. Mandate una copia della vostra firma a:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
“Egregio Commissario delegato per la Ricostruzione
– Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi,
sono a conoscenza dell'ordinanza del PCM n. 3978 dell’8 novembre 2011.
Questa ordinanza, all'art.10 commi 1 e 2, comporta una gravissima violazione dei diritti di tutela delle donne rispetto alla violenza di genere e del diritto di accedere a percorsi di uscita dalla stessa. Ritengo che non possano essere in alcun caso le Diocesi i soggetti qualificati e specializzati nelle attività di contrasto alla violenza maschile compiuta sulle donne e di sostegno alle stesse.
Sono i centri antiviolenza i soggetti qualificati e competenti, perché in essi sono stati sperimentati i percorsi di possibile uscita dalla violenza, grazie alla relazione tra donne e perché costituiti esclusivamente da donne, come stabilisce anche l'art. 6 della Legge Regionale n.31 del 2006, testo normativo concepito in osservanza di principi costituzionali e di principi contenuti in Convenzioni Internazionali (Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione delle donne adottata nel 1979 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite CEDAW, Dichiarazione e Programma d'azione della IV Conferenza Mondiale sulle donne di Pechino).
L'art. 10 comporta pertanto una violazione gravissima ed evidente di questo complesso di diritti.
Al comma 2 dello stesso articolo si stabilisce la creazione di un “centro poliedrico per le donne” senza alcuna specificazione rispetto ai soggetti che vi opererebbero e con evidente forzatura nell'uso dello strumento “ordinanza”, per legittimare un intervento, la cui azione ricadrebbe fuori dai Comuni interessati dal sisma e quindi sottoposti ancora al “potere di ordinanza” di cui il Commissario è espressione territoriale”.