Laudomia Bonanni. Signora della scrittura, donna di domani

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SIL Società Italiana delle Letterate: seminario e passeggiata letteraria

Nell'ambito delle attività istituzionali che le sono proprie, e in particolare quelle relative alla valorizzazione delle scrittrici italiane cancellate dal canone ufficiale e dall'editoria, la Società italiana delle Letterate e il DSU dell'Università dell'Aquila hanno dedicato una giornata di studio alla scrittrice aquilana Laudomia Bonanni.

E' stata autrice di opere di narrativa di grande valore e notista di costume e di letteratura per i2021 09 11 sem laudomia bonanni 2 maggiori quotidiani, da protagonista della scena letteraria dagli anni'50 agli anni '80, in cui primeggiò anche vincendo premi prestigiosi come il Viareggio, il Campiello, la selezione dello Strega. Poi, delusa da quel mondo, un irrevocabile ritiro nell'ombra e il silenzio, interrotto solo da iniziative editoriali e di studio prese nella sua città. Nel 2013 la SIL dedicò a lei il Seminario Terra e Parole patrocinato da UNIVAQ che si svolse nella sede dell'Università.

Questa nuova iniziativa ha ripreso il filo proprio da lì il filo di un discorso mai interrotto, valorizzando quanto di nuovo si sta elaborando sull'opera di una scrittrice per molti aspetti innovativa e mai compresa appieno, che finalmente è diventata oggetto di nuovi studi e pubblicazioni. Questo il programma del Seminario che si è svolto l'11 settembre al mattino nella sede dellUniversità dell'Aquila. Tra scrittrici, studiose e ricercatrici anche le lettrici della Casa delle Donne dell'Aquila, Associazioni Tellini e Donne TerreMutate, hanno preso la parola. Nel pomeriggio si è tenuta una Passeggiata Letteraria attraverso i luoghi della città in cui la scrittrice visse e ambientò gran parte delle sue opere, guidata dal Prof. Gianfranco Giustizieri custode dell'Archivio Bonanni. L'incontro con i luoghi e le sue parole è stato accompagnato dalle letture dell'attrice Eva Martelli. Clicca per guardare la gallery.

Dal Sito web SIL. Pensieri sparsi sulla giornata che Sil ha dedicato a Laudomia Bonanni

2021 09 11 sil laudomia bonanni 1C’erano stati segnali che il nostro incontro, preparato con tanta cura, sarebbe stato un successo: uno per tutti, il fatto che già dieci giorni prima avevamo raggiunto la quota di sessanta prenotazioni, il massimo consentito dalle norme sul distanziamento, e che ben prima dell’orario di inizio i posti erano già quasi tutti occupati. Chi vuole ripercorrere tutta la mattinata può vedere e ascoltare il video sul canale YouTube, anche se l’audio non è dei migliori, a causa di problemi di connessione della rete dell’Università che ci ha ospitate. Ma la connessione dei cuori funzionava benissimo, ed era emozionante: battevano all’unisono, e mettevano in circolo emozione, stupore tra chi non conosceva la potenza della scrittura di Bonanni e la scopriva dalle tante voci che la raccontavano e le restituivano il posto che merita nel panorama delle grandi scrittrici del ‘900, capace di interloquire con noi anche oggi. Lei, orgogliosamente certa di essere una “donna di domani”,2021 09 11 sil laudomia bonanni 0così vicina alle problematiche che le sue contemporanee vivevano, così capace di svelarne le trappole e proprio per questo guardata con sospetto nonostante i successi dei primi anni che avevano svelato il talento di quella sconosciuta scrittrice aquilana. Per me l’emozione più grande è stata il passaggio di testimone tra noi, esperte dell’Oltrecanone, e giovani generazioni di studiose, scrittrici, editori e appassionate lettrici, nel segno di una genealogia che sta già mostrando i suoi frutti preziosi. E questo per me rappresenta moltissimo, qualcosa che mi ha commosso fino alle lacrime. Durante la passeggiata letteraria del pomeriggio attraverso i luoghi da lei vissuti e rielaborati in scrittura, tra i molti momenti suggestivi la sosta davanti alla sua abitazione, dalle cui finestre osservava il Casamento, con il suo brulicare di vite, dove immaginava si svolgesse la vicenda raccontata nel romanzo L’Imputata. Il sapiente restauro post sisma ne ha conservati intatti gli elementi architettonici che descrive con tanta cura, fino a farli diventare anch’essi protagonisti della storia. Ognuna di noi del Direttivo Sil lascia qui di seguito i propri pensieri sull’esperienza che abbiamo condiviso. Maristella Lippolis

Bellissime giornate a L’Aquila, dove siamo ritornate per Laudomia Bonanni dopo il Convegno del 2013 su Terra e Parole, Donne riscrivono paesaggi violati, che vide l’intervento di Maria Vittoria Tessitore sulla scrittrice aquilana. Il seminario negli spazi dell’Università dell’Aquila e la bellissima passeggiata nel pomeriggio ha avuto grandissima partecipazione e ha dato vita a nuove ipotesi di lavoro per restituire alle lettrici ai lettori, una scrittrice imprescindibile, potente e visionaria. E la presa di parola di giovani brillanti studiose, la tessitura di relazioni delle donne aquilane, studiose, lettrici, attrici , esponenti della politica sul territorio, dalle TerreMutate, all’associazione Donatella Tellini, ci hanno restituito anche una città bellissima e vitale. Di questo stare insieme, in presenza, intorno ad una grande scrittrice, avevamo bisogno. Elvira Federici

2021 09 11 sil laudomia bonanni 2Un’opportunità straordinaria di conoscenza e incontro con la scrittura di Laudomia Bonanni, con L’Aquila, con quel mondo tanto necessario di relazioni e scritture che fanno la vera cultura. L’esperienza del seminario ha dato modo di coniugare gli interventi accademici con quelli delle studiose e delle lettrici che vivono il territorio, e ciò ha realizzato un’alchimia capace di rendere a pieno l’intensità e l’autenticità di una scrittrice come Bonanni. La passeggiata ci ha condotto in uno spaziotempo fuori da tutte le ragioni che non fossero puramente poetiche e politiche di un incontro, e ritorno a L’Aquila, che la Sil ha fortemente voluto. Grazie a Gianfranco Giustizieri per gli spunti di riflessione tratti dai testi letti per via e alle donne aquilane dell’associazione TerreMutate e Donatella Tellini che hanno raccolto di fatto l’eredità di Laudomia dando un esempio tangibili e necessario di ciò che le buone pratiche femministe sanno e possono realizzare. Viviana Scarinci

...........clicca per leggere il testo integrale

Mi ci sono avvicinata per la prima volta. Spesso è così che succede quando si è circondate di buone amiche. E maggiore è la gratitudine. Laudomia mi è entrata subito nel cuore e nella carne. Al momento son2021 09 11 sil laudomia bonanni targao a quota due: L’adultera (1964) e Il bambino di pietra. Una nevrosi femminile (1979); per gli altri romanzi tento la sorte online, sperando che un colpo di fortuna mi porti a trovare qualche volume di seconda mano. Succederà, mi dico. In questi giorni ho provato spesso ad immaginare cosa avrebbe significato leggere Laudomia a scuola. Nella scuola dell’obbligo. Stream of consciousness, punteggiatura che salta, potenza lessicale che resta nella memoria ma inafferrabile – ah, se ogni giorno potessi allenarmi con quel lessico, come in palestra, starei al mondo con più agio! Le personagge di Laudomia sono spesso lettrici – Linda in L’Adultera, ultimamente vira più sul noir e Cassandra in Il bambino di Pietra impara a leggere precocemente. Noi tutte sappiamo cosa ha significato e significa leggere nella nostra vita. Salvezza totale. E’ per questo che sabato mattina durante la tavola rotonda, le testimonianze dei due gruppi di lettura delle nostra amiche della Biblioteca delle donne e dell’Associazione TerreMutate sono state incisive, “situate” e profondamente commoventi: leggere è complesso ma leggere insieme alle altre o con le altre in mente è un grande motore. L’Aquila è uno splendore e io sono ancora in treno, in viaggio da Milano a Napoli con Linda, e le tendine dello scompartimento continuano a battere sul vetro. Evviva Laudomia, evviva la SIL! Donatella Saroli

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