TerreMutate partner di 'Follie d'Estate'

2022 09 21 22 follie bannerL'Aquila P.za d'Arti e ex Osp.Psichiatrico Collemaggio 21-22 settembre 2022

In occasione dell’Equinozio d’Autunno, un ricco partenariato di associazioni, tra cui Donne TerreMutate, guidato da 180amici L’Aquila e ARCI L’Aquila, ha riproposto in città la quarta riedizione della manifestazione “Follie d’Estate”.

“Per continuare a contrastare lo stigma della salute mentale. Diffondiamo colori, parole e creatività in queste giornate di equinozio d’autunno perché dove non c’è ombra non ci può essere nemmeno la luce e le stagioni di quiete sono quelle che aiutano a mettere le basi per tutto ciò che sarà.”

Si tratta della rievocazione di una storica iniziativa della città dell’Aquila che ha trovato spazio nelle estati tra il 1986 e il 2001 e ha costituito un ponte tra l’allora manicomio di Collemaggio e il resto della città. Dopo due anni di stop forzato dovuto alla pandemia, l’edizione 2022 fa eco alle passate 2017, 2018, 2019 che hanno animato le stagioni estive degli ultimi anni con un grande successo di pubblico.

L’evento è stato aperto mercoledì 21 settembre in Piazza d’Arti (via Ficara) alle ore 17 con l’inaugurazione della Mostra d’Arte Contemporanea “Follie dell’Arte / Follie d’Amore” MUSPAC Piazza d’Arti.

Alle 18 Presentazione con reading del libro “Malacarne. Donne e manicomio nell’Italia fascista” di Annacarla Valeriano. Nell’affollato Teatro di piazza d’Arti ha dialogato con l’autrice Valentina Valleriani. Clicca sulla foto per guardare le immagini.

Un libro importante, un libro di analisi e di denuncia che fa riemergere a quarant’anni dalla legge Basaglia, che ha sancito la chiusura dei manicomi, le storie e i volti di migliaia di donne che in quei luoghi hanno consumato le loro esistenze. Sono soprattutto donne vissute negli anni del regime fascista: figure segnate dal medesimo stigma di diversità che, con le sue ombre, ha percorso a lungo la società, infiltrandosi fin dentro i primi anni del l’Italia repubblicana.

All’istituzione psichiatrica fu consegnata, dall’ideologia e dalla pratica «clinica» del fascismo, la «malacarne» costituita da coloro che non riuscivano a fondersi nelle prerogative dello Stato. Su queste presunte anomalie della femminilità, il dispositivo disciplinare applicò la terapia della reclusione, con la pretesa di liberarle da tutte quelle condotte che confliggevano con le rigide regole della comunità di allora.

La possibilità di avvalersi del manicomio al fine di medicalizzare e diagnosticare in tempo «gli errori della fabbrica umana» non fece che trasformare l’assistenza psichiatrica in un capitolo ulteriore della politica sanitaria del regime, orientata alla difesa della razza e alla realizzazione di obiettivi di politica demografica, attraverso l’eliminazione dalla società dei «mediocri della salute», dei «mediocri del pensiero» e dei «mediocri della sfera morale».

Fu così che finirono in manicomio non solo le donne che si erano allontanate dalla norma, ma anche le più deboli e indifese: bambine moralmente abbandonate, ragazze vittime di violenza carnale, mogli e madri travolte dalla guerra e incapaci di superare gli smarrimenti prodotti da quell’evento traumatico.

Nel libro i percorsi di queste esistenze perdute vengono finalmente ricomposti, attraverso l’uso sapiente di una ricchissima documentazione d’archivio: diari, lettere, relazioni mediche, cartelle cliniche. Materiali inediti che raccontano la femminilità a partire dalla descrizione di corpi inceppati e che riletti oggi, con sguardo consapevole, possono contribuire a individuare l’insieme dei pregiudizi e delle aberrazioni che hanno alimentato – e in modo nascosto e implicito continuano ancora oggi ad alimentare – l’idea di una «devianza femminile», da sradicare per sempre dal nostro orizzonte culturale.

La manifestazione è proseguita giovedì 22 settembre all’interno dell’ex O.P. di Collemaggio a partire dalle ore 16: nel pomeriggio si sono svolte due tavole rotonde, la prima sulla salute mentale e la seconda sulla sorte degli spazi dell’ex manicomio, a seguire aperitivo in musica e intrattenimento a cura di performer locali.

Durante l’intera giornata: laboratorio creativo dai 6 ai 10 anni di età, installazioni artistiche diffuse, apertura dell’Archivio - Spazio Museale “La Memoria di Collemaggio” e mostra “Gli invisibili di Collemaggio”, speciale “Radio Stella 180”.

 

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